Di foto di gruppo e tempo che passa…
Oggi l’uomo con la U maiuscola ed io festeggiamo dieci anni di matrimonio.
Dieci anni (anzi, un po’ di più) di vita insieme fra gioie e dolori, fra risate e litigate, insomma retoricamente tutto nella norma.
E ogni cinque settembre tiro fuori l’album di nozze e sfoglio le fotografie quasi fosse un rito al quale non posso e (credo) non voglio sottrarmi.
Riti e abitudini che ti danno sicurezza e che ti scaldano dentro.
Indispensabili nella tua comfort zone.
Un numero tondo, dieci, tanti anni che ti fanno voglia di tirare una riga e pensare a un bilancio.
Non credo lo farò, i bilanci in questi casi sono inutili perché ci saranno sempre cose belle e cose da migliorare, mancanze e successi.
Insomma, un’altra volta retoricamente tutto nella norma.
Sfoglio le pagine e mi soffermo sulla foto di gruppo, quella classica.
E mi accorgo che dopo dieci anni tante persone non ci sono più, diverse coppie sono scoppiate e i bimbi sono ormai adolescenti che ascoltano musica trap e iniziano a progettare seriamente il loro futuro in tempi complicati.
E allora sì che il macigno del tempo che passa si fa sentire e mi accorgo che in dieci anni di vita ne è passata parecchia anche se non sembra.
E mi domando se da questo tempo sono riuscita a prendere o avere il meglio, e mi rispondo che tutto sommato sì, ho vissuto tanto e ho ricevuto tanti regali.
Sono stati dieci anni di montagne russe e per il momento ho deciso di ricordare soltanto le discese con lo stomaco che letteralmente ti si ribalta ma che lasciano spazio ad un urlo liberatorio e ad un respiro ossigenante profondo.
A volte mi chiedo dove sta l’inghippo ma poi non riesco a darmi una risposta, forse l’inghippo proprio non c’è ed è così che deve andare.
Lasciamo fluire, non opponiamo resistenza, darà più gioia e farà meno male.
For every year is a souvenir, that slowly fades away…
(Souvenir by Billy Joel)
Photo by Farah from Burst (free)