Di anni vecchi e nuovi
Non ho mai creduto nei buoni propositi per l’anno nuovo, convinta che il destino, il fato, chiamatelo come volete, fa un po’ quello che vuole, e a noi tocca soltanto aggiustar il tiro e cercare di venirne fuori meno acciaccati possibile.
L’anno che sta per finire è stato difficile per tutti, inutile dirlo, e non so se l’anno che sta per cominciare sarà migliore.
Dipenderà sicuramente anche da noi.
So solo che prima o poi tutto questo finirà e torneremo a vivere diversamente.
Diversamente, non normalmente.
Non saremo più quelli di dodici mesi fa, ormai siamo tutti cambiati, chi in meglio, chi in peggio.
Alcuni si sono incattiviti, alcuni sono cresciuti, alcuni sono ancora in cammino.
Credo di aver vissuto quest’anno in una condizione emotiva intensa, ho assaporato tutto quello che questi dodici mesi mi hanno regalato.
Non sono state sempre cose buone, ho vissuto grandi paure, grandi fatiche, pensieri e preoccupazioni.
Ho vissuto alla giornata, incerta, ho navigato a vista tenendo sempre ben fisso l’orizzonte e quella luce che comunque, anche se fioca, illuminava il cammino.
Chissà se c’era veramente o se a me faceva bene credere che ci fosse.
Non è stato sempre facile trovare la Bellezza che sempre tanto cerco, perché molte volte la Bellezza non c’era proprio, o per lo meno si era nascosta talmente bene da farmi pensare di averla persa.
Ho dovuto rivedere le mie priorità, mi sono sentita stupida, molto stupida nel tenere stretta la Pollyanna che c’è in me, ma non ho ceduto.
Ho avuto tempo, più tempo del solito, ma non sono riuscita a fare quello che avrei voluto.
Non sono riuscita a leggere quanto avrei voluto, non sono riuscita a scrivere quanto avrei voluto.
Era tutto bloccato dentro, tutto.
Ho curato la mia parte interiore, ho avuto attorno a me anime Belle che mi hanno dato tanto.
Ho aperto la porta cercando di non aver paura dell’uragano, ho sognato molto, ho sentito molto, ho osservato, ho ascoltato.
Ho accolto e ho aspettato.
Mi sono arrabbiata, ma poi ho imparato ad essere paziente. Più paziente del solito.
Ho imparato a non farmi prendere dal panico per nulla e ho imparato a respirare profondo prima di cercare una soluzione al problema.
Ho sempre creduto nel Bene.
Ho ascoltato musica, ho compiuto cinquant’anni, ho ritrovato cose e ricordi, ho lasciato andare, ho ringraziato ed eliminato.
Ha fatto meno male.
Ho cercato, ho speso tempo e ho preso tempo.
Ho organizzato, ho selezionato, ho chiuso cerchi importanti.
Ed ora eccomi qua, nell’ultimo giorno di un anno che non dimenticherò come tanti.
Non però per le cose spiacevoli, ma per tutto quello che mi ha dato, nutrendomi e facendomi crescere ancora.
Non sono diventata bella come avrei voluto, questo no, c’è ancora molto da fare, ma conto di lavorarci nel 2021.
Peace and love (and gratitude)