Chi l’avrebbe mai detto…
Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei scritto un libro, che me l’avrebbero pubblicato e che l’avrei presentato nella libreria storica della mia città, gli avrei probabilmente e garbatamente riso in faccia.
Certo, mi è sempre piaciuto scrivere, ma non avrei mai e poi mai pensato di avere, un giorno, un lavoro tutto mio.
E invece è successo.
La vita prende a volte delle direzioni inaspettate, sono convinta che se una cosa deve succedere lo fa senza chiedere il permesso, e tu ti ritrovi in un vortice di emozioni non da poco che devi gestire da un momento all’altro.
Nina è nata così, dal nulla.
O meglio, da un marasma di pensieri che mi hanno fatto compagnia per diverso tempo, quel tempo lunghissimo durante il quale ho cercato di diventare madre.
Anni di tentativi andati costantemente male, di mesi trascorsi fra speranza e delusione, fra rabbia, malinconia e disperazione.
Sì, perché le emozioni sono state tante, il cuore (come dico sempre) mi si è stropicciato per bene, ma alla fine Nina è nata comunque.
Fisicamente Nina non c’è e non ci sarà mai, ma sarà sempre presente fra queste pagine che mi hanno aiutata a lenire il dolore e forse, come spero, potranno essere utili a donne che hanno preso o stanno camminando lungo lo stesso sentiero.
Lo scorso sei dicembre ho presentato per la prima volta Nina, eccovi alcune foto di un pomeriggio che non dimenticherò mai.
(P.S. Io sono quella con gli occhiali…)
Un pomeriggio durante il quale ho visto lacrime e sorrisi, ho ricevuto e restituito abbracci e mi sono sentita tanto grata per quello che stavo vivendo.
Perché mi ritrovo a scrivere questo?
Perché alla fine nella vita accadono cose belle e meno belle e chissà perché ci ricordiamo molto più spesso delle seconde snobbando involontariamente le prime.
Proviamo a dare una svolta a questa tendenza?
Si può fare, ve lo garantisco, e i benefici saranno immensi.
Provare per credere!