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Elogio della mascherina (riflessione semi seria sull’uso del dispositivo)

La prossima volta che sento una persona dire che non indossa la mascherina perché si vergogna, credo che le sputerò in un occhio.

Ieri mi è capitato di indossarne una per la prima volta.

All’inizio ho avuto un minimo di resistenza, insomma come quando vai dalla parrucchiera, cambi totalmente look che tua madre per riconoscerti deve chiederti i documenti, e ti presenti al lavoro per la prima volta, ma poi una volta allacciata e sistemata per bene ero quasi contenta di indossarla.

L’ho usata per andare in un super ad acquistare dei detersivi disinfettanti di cui avevo bisogno, credevo che le cassiere mi avrebbero guardata male e invece, poverine, si lamentavano perché loro non avevano ancora a disposizione i DPI necessari nonostante dovessero avere a che fare con diverse persone ogni giorno.

Credo che i vantaggi dell’indossare una mascherina siano diversi.

  • Se sei timida, se la tua autostima la tieni rigorosamente sotto i tacchi, se non hai fatto i baffetti perché pure l’estetista è chiusa, la mascherina ti salva.

Ti nasconde mezza faccia, ricordalo. Potrebbe anche essere un vantaggio.

  • Se sei single, alla ricerca della tua metà, la mascherina ti può dare quel fascino un po’ stile E.R. che soltanto i sanitari (e non parlo di tazza e bidet) sanno avere.

Vuoi mettere il gioco di sguardi fra le corsie del supermercato, alla ricerca dell’ultima boccetta di Amuchina, con il George Clooney della situazione?

Arrivate entrambi allo scaffale, una sola boccetta, tu la prendi, lui la prende, brividi… e tu sussurri: “Me la lasci?”.

SBADABAM! Morto, stecchito a terra.

Svenuto.

A causa del tuo poderoso calcio sullo stinco sinistro.

(Mi raccomando, punta sugli occhi, sono fondamentali, truccateli abbestia e sbatti le ciglia bene bene come lo zerbino di casa dal balcone).

Cerca, possibilmente, durante la fuga, di non inciampare sul cestino del supermercato lasciato inavvertitamente incustodito.

  • Se hai esagerato con gli spaghetti aglio, olio e peperoncino la mascherina ti permetterà di mantenere ancora i contatti con i tuoi simili.

Ricorda che l’aglio serve per allontanare i vampiri e gli amici, non il coronavirus.

Fai attenzione quando la sfili.

Evita fiamme libere attorno a te.

  • Se per caso incontri quella persona che ti sta tanto sulle scatole ma non glielo hai mai detto, l’ex che ti ha fatto tanto soffrire ma che il Karma non ha ancora punito, il vicino razzista e omofobo che tenta di spiegarti sul pianerottolo le sue teorie sull’umanità e tu per educazione e disperazione sopporti annuendo, ecco… Puoi mandarli affanzum senza essere vista, articolando bene bene la parola ad AMPIE lettere.

Beh, affanzum non è proprio la parola adatta ma hai capito, no?

Ok, fino ad ora si è scherzato, in questi giorni irreali e difficili per tutti c’è bisogno anche di sorridere un po’, ma è fondamentale capire che l’importanza di rispettare ciò che ci viene chiesto di fare per salvaguardare la salute nostra e di chi ci sta vicino.

So che le mascherine si contano veramente ormai con il contagocce e ci sono categorie di persone fragili che ne avrebbero bisogno e che non le trovano più.

Cercate ovviamente di non sprecarle perché sono in questo momento un bene preziosissimo.

Sono preziose per i nostri sanitari, per le persone più anziane, per le persone immunodepresse.

E’ importante farne uso responsabile ed essere a nostra volta responsabili nei confronti dei nostri simili.

Ed è per questo che io la indosserò se ce ne sarà bisogno.

Perché potrei essere positiva asintomatica e potrei infettare senza saperlo un mio simile.

Credo che non potrei mai perdonarmelo.

Siate responsabili, generosi e altruisti.

In questo momento tutto è indispensabile.

Forza e coraggio, ne verremo fuori.

Photo by Nicole de Khorst via Burst (free)

 

 

 

 

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