Di festa della mamma e di mamme mancate

Come ogni anno, anche oggi non riesco a non pensare a tutte quelle donne che mamme non lo sono diventate.

Donne che si sentono donne a metà anche se non dovrebbero, Donne con una ferita nell’anima che non si cicatrizzerà mai del tutto.

Mamme mancate, le chiamo io.

Mancate per mille ragioni diverse, mancate loro malgrado.

Eccola là – direte voi – adesso parte con il pippone sulla maternità condito magari da qualche sfumatura pseudo sinistroide, anti Tajani e pure un po’ femminista… 

Bingo! beh, sì, finchè potrò lo farò.

Finchè potrò stimolare anche una piccola riflessione sul problema lo farò.

Finchè potrò aiutare una mamma mancata a sentirsi meno in colpa, a sentirsi ascoltata, a sentirsi meno sola, lo farò.

E lo ripeterò fino allo sfinimento, di mamme mancate non se ne parla mai abbastanza e di mamme mancate ce ne sono davvero tantissime.

Mamme mancate che non hanno voce ma che avrebbero tantissime cose da dire.

Mamme mancate che hanno tanto dolore dentro e che sarebbe meraviglioso se riuscissero a canalizzarlo verso la loro Rinascita.

Una Rinascita personale, diversa per ognuna di loro, preziosa e unica, che possa riempire quelle voragini emotive che un figlio che non c’è scava nel cuore.

Una Rinascita dove la forza possa prendere il posto del dolore.

Una Rinascita dove la parola Donna venga prima della parola Mamma.

Sì, è proprio questo che auguro a loro in questo giorno, perchè sono convinta che lavorandoci sia assolutamente possibile e, lasciatemelo dire,  magari anche doveroso verso se stesse.

Photo by Matthew Henry from Burst (free)